29/9/2023

Parlano di noi. La Fondazione RUI interviene sul tema "caro-affitti"

La Fondazione Residenze Universitarie Internazionali RUI è intervenuta sul tema "caro-affitti" con intervista al Presidente Giuseppe Ghini. In questi giorni in tutta Italia gli studenti universitari si stanno mobilitando in molte città italiane con proteste contro il caro-affitti.

I Collegi di merito  sono di fatto un’alternativa residenziale di valore e un’opportunità accessibile a tutti. Offrono costi più bassi rispetto alla media e borse di studio riservate ai giovani di talento.  Ma soprattutto danno l’opportunità non solo di alloggio ma anche di formazione olistica.

«In questi ultimi mesi abbiamo visto un aumento considerevole delle richieste per accedere alle nostre strutture, che in un panorama di rincari dilaganti si dimostrano ancora più competitive, oltre che di grande qualità”. Ha detto Ghini.

«Mi piace pensare che non sia solo una questione di denaro ma di un vero e proprio modello che va incontro alle esigenze degli studenti, dando loro non soltanto vitto e alloggio come se fossero a casa, ma soprattutto percorsi di formazione personalizzati e interdisciplinari, occasioni di arricchimento individuale e professionale, servizi di orientamento, tutoring e coaching che facilitano l’apprendimento e il successivo inserimento nel mondo del lavoro”.

Concludendo Ghini ha esplicitato che: «La nostra mission è proprio favorire il merito, non inteso soltanto come eccellenza nella performance, ma come sviluppo di tutti i valori e le dimensioni dell’individuo, con le esperienze, le inclinazioni, le capacità relazionali, le competenze che costituiscono la persona a tutto tondo.

E ciò non significa affatto introdurre un ulteriore elemento di disuguaglianza, come qualcuno va dicendo, ma al contrario permettere a tutti coloro che hanno le qualità e l’abnegazione, ma non i mezzi economici, di raggiungere i più alti livelli negli studi, in ossequio all’articolo 34 della Costituzione.

Solo così si può rimettere in moto quell’ascensore sociale che negli ultimi decenni sembra essersi inceppato, impedendo il doveroso ricambio delle classi dirigenti.(...)"

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